Descrizione
Un libro sapienziale che pochi conoscono. Secondo la tradizione ebraica, è stato scritto direttamente dal re Salomone, alla fine della sua intensa vita. Un libro disincantato, cinico, irritante, caustico. Un libro che non parla di Dio ma dell’inutilità della vita, una sorta di visione depressa e pessimista di tutto per giustificare, apparentemente, ogni via di fuga. Meglio godersela, sostiene l’autore. Un testo quasi ateo. Che, incredibilmente, è finito nella Bibbia, che consideriamo Parola di Dio. Perché Dio, il Dio di Israele, mette anche in conto che ci siano persone schiacciate e amareggiate dalla vita o, semplicemente, sono respingenti. E parla ai loro cuori facendo diventare il loro pessimismo un modo alternativo di fare esperienza di Dio.
È un corso di Sacra Scrittura